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Sermoni sulla morte e resurrezione di Cristo

18.00

Informazioni aggiuntive

Autore

Giovanni Calvino

Produttore - Editore

Passaggio

ISBN

9788888428857

Pagine

178

Categorie , , , Tag Product ID: 27658

Sebbene Giovanni Calvino sia passato alla storia come uno dei più importanti teologi cristiani, egli vedeva se stesso primariamente come un pastore, quindi come un uomo chiamato innanzitutto a comunicare al popolo credente i contenuti della Parola di Dio.
Per molti anni predicò cinque volte alla settimana; dopodiché, su richiesta dei moltissimi profughi evangelici che si rifugiavano a Ginevra per salvarsi dalle persecuzioni, intensificò l’impegno predicando otto volte alla settimana.

Nella predicazione Calvino seguiva un metodo molto semplice: scelto un libro della Bibbia, lo analizzava a fondo dall’inizio alla fine, chiarendone i significati testuali, spiegandone i contenuti teologici ed evincendone le applicazioni pratiche per la vita dei credenti.

Sebbene si preparasse in modo ponderato, elaborando i suoi sermoni sulla base di un’attenta esegesi del testo biblico, Calvino poi predicava senza manoscritto, in modo estemporaneo, convinto che la predicazione dovesse essere viva, energica, priva di qualsiasi meccanicità, strumento libero nelle mani di Dio.

I sermoni inclusi in questo volume furono predicati negli anni 1557-1558.
Incentrati sulle sofferenze, sulla morte e sulla resurrezione di Cristo, essi ci offrono delle riflessioni sobrie e profonde sugli eventi descritti nel Vangelo di Matteo, ai capitoli 26, 27 e 28.
L’enfasi non ricade tanto sugli eventi in sé quanto sul loro significato teologico e sulle loro implicazioni pratiche.

L’acutezza teologica delle osservazioni di Calvino traspare in ogni pagina, come traspare la passione pastorale con cui egli desiderava che le verità del vangelo impattassero e trasformassero la vita di ogni credente.

Come sempre, colpisce il realismo con cui Calvino, lungi dallo “smussare gli angoli”, mette davanti ai cristiani le grandi difficoltà che dovranno affrontare sul loro arduo cammino.
Allo stesso tempo, però, egli non manca di riconoscere quella straordinaria forza di vita che scaturisce dalla realtà della grazia di Dio, la quale è più che sufficiente per sostenere, consolare e fortificare tutti coloro che in lui credono e a lui si affidano.

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