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Autore | Benjamin B. Warfield |
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Produttore - Editore | Alfa & Omega |
ISBN | 9788888747460 |
Pagine | 327 |
Recensione pubblicata da «Studi di teologia», 28 (2002/2) pp. 207-208
La riflessione sui concetti di rivelazione e d’ispirazione è il vero fondamento di ogni scuola o corrente teologica. Quest’affermazione si addice perfettamente alla teologia di Benjamin B. Warfield. Le basi del suo pensiero, divulgato di recente in Italia dalla Casa Editrice Alfa & Omega, sono, infatti, da ricercare nel volume Rivelazione e Ispirazione. In altre parole, la cristologia e la soteriologia di Warfield sono costruite su un’affermazione semplice e imprescindibile per tutta la sua teologia: la Scrittura è la sola fonte della rivelazione scritta di Dio. Due dei sette saggi contenuti nel volume sono dunque dedicati al concetto di rivelazione dal punto di vista sistematico, il primo, e biblico, il secondo. Warfield non nega tout court la possibilità di applicare la teoria dei generi letterari allo studio della Scrittura, tuttavia afferma chiaramente che «Non abbiamo nulla nella Scrittura che ci consenta di porre vari tipi di rivelazione in contrasto l’uno con l’altro» (p. 52). Alla dottrina e al concetto biblico d’ispirazione sono dedicati altri quattro saggi. Anche in questo caso l’approccio di Warfield è particolarmente attuale. Il teologo di Princeton definisce l’ispirazione come «quella particolare opera di Dio che si compie nel momento in cui la Scrittura viene scritta». L’originalità della sua tesi sta però nell’interpretazione dell’espressione “viene scritta”: «Quando diciamo “viene scritta”, intendiamo includere tutti i processi che sono parte della produzione del testo sacro: l’analisi dei documenti, la raccolta di fatti, la deduzione di conclusioni, l’adattamento delle esortazioni per raggiungere un certo scopo e altre cose simili» (p. 136). Sono piuttosto ponderosi gli ultimi due articoli contenuti nel volume: “La Scrittura: ispirata da Dio”, dedicato all’analisi filologica del vocabolo theópneustos (II Timoteo 3:16) e “«Dio dice», «essa dice», «la Scrittura dice»”, dedicato all’analisi filologica e teologica delle formule di introduzione delle citazioni dell’Antico Testamento nel Nuovo.Scorgendo le pagine del volume Rivelazione e ispirazione, si ha l’impressione di leggere un libro di testo oppure di seguire un corso di lezioni. Il merito è da attribuire all’editore degli scritti che ha saputo trovare la formula giusta per l’organizzazione del materiale. è opportuno ricordare, inoltre, che il volume contiene gli scritti di Warfield pubblicati in vari luoghi negli anni 1893-1915; le date di pubblicazione dei singoli saggi sono riportate nelle note a piè di pagina. Applicando alla lettura della raccolta il criterio cronologico, si scoprono non pochi indizi utili per ricostruire i percorsi dell’opera di Warfield, iniziata da una ricerca prevalentemente filologica, si trasformasi gradualmente e parallelamente in una riflessione teologica di tipo sistematico.
– Pawel Gajewski