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Dio, l’uomo, Satana

Una scommessa in cielo

10.00

Informazioni aggiuntive

Autore

Michele Rutigliano

Produttore - Editore

Hilkia

Pagine

123

Categorie , , Product ID: 25250

“C’era un uomo”. Il più grande poema di tutti i tempi ha inizio con questa presentazione: un uomo il cui nome era Giobbe del paese di Uz.

Si evidenzia già dalle prime battute chi è il personaggio principale di tutto il dramma: l’uomo. Egli fa la sua prima apparizione fin dal proemio: abbiamo la certezza che tutto il libro sia stato scritto per l’uomo e per l’umanità. Le sue vicende, i suoi problemi, le sue ansie, le sue sofferenze, il suo destino, sono trattati e analizzati come in nessun altro libro.

Il messaggio evangelico mette in luce questa considerazione tra l’altro fondamentale, per poter meglio rispondere a tutti quegli interrogativi che qui si fanno più numerosi che in altri libri della Bibbia. Sin dai primi versetti l’uomo appare dunque inserito nel suo contesto reale, calato nel sistema di una società sia pur primordiale come fu un tempo quella di Uz. E non si può considerarlo nel suo rapporto con Dio, senza considerarlo prima in relazione con gli altri, nel suo mondo ossia caratterizzato dai limiti naturali circoscritti dal tempo e dallo spazio. Uomo ed ambiente interagiscono tra di loro. Giobbe abitante di Uz, vive in un ambiente che egli stesso tende a convertire, piegare cioè ai sani principi di moralità e di rettitudine. Diventa cioè, per usare una espressione presa in prestito dalla caratteriologia: ambiente trasformante, più che ambiente trasformato.

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