«Per quanto riguarda l’ampiezza del contenuto, la completezza dell’insegnamento, la chiarezza delle analisi e delle argomentazioni e, a mio parere, la validità del giudizio, questo trattato serio e lucido, scritto dalla prospettiva del pastore, non ha uguali. Gli evangelici impegnati in ricerche, dibattiti, lezioni e consulenze sulla singolarità dei due sessi, sui rapporti sessuali, sul matrimonio e sulla famiglia, troveranno in questo testo una risorsa infinitamente utile. La disinvolta padronanza con cui l’autore descrive quarant’anni di particolare difesa di questo argomento conferisce a questo compendio un’importanza miliare. Lo consiglio quindi fortemente» (James I. Packer).
«Il valore particolare di quest’opera sta nella sua vasta esposizione delle Scritture, senza la quale ci perderemmo in un mare di congetture. Sono grato per questo libro e conto di passarlo ai miei figli» (John Piper).
«Ogni opera di Andreas Köstenberger merita attenzione. Un professore di Nuovo Testamento che si interessi sia di teologia sistematica che di cura pastorale è raro come un Warfield o un Carson. Köstenberger è così. La sua educazione e la sua esperienza internazionale, la sua carriera di insegnante e il suo carattere cristiano ne fanno un autore da leggere con attenzione e con interesse» (Mark Dever).
«È confortante trovare un libro sul matrimonio e la famiglia che sia pratico e comprensibile, fondato sugli insegnamenti di centinaia di testi tratti dall’intera Bibbia, e scritto da un eminente studioso del Nuovo Testamento, con l’assistenza di un rinomato e stimato professore di etica. Il libro tratta svariati argomenti, e riflette un giudizio maturo nell’interpretazione delle Scritture e nella loro applicazione alla vita quotidiana. L’autore non evita argomenti controversi (come, tra gli altri, il divorzio, l’omosessualità, la contraccezione, l’infertilità, la punizione corporale dei figli e il ruolo di capofamiglia), ma li espone con equilibrio, inserendo una vasta spiegazione di visioni alternative. È un libro eccellente che merita un ampio uso» (Wayne Grudem).