Dal Retro:
“Il Regno di Dio non è in un altro mondo lontano; è in mezzo a noi, richiede la nostra obbedienza alla sua manifestazione contraddittoria, e, nella nostra obbedienza, vuoI far trasparire sempre di nuovo, come in un fuggevole scintillio, il miracolo, illampeggiare di quel nuovo mondo benedetto, portato a compimento come ci è stato promesso. Dio vuoI essere onorato da noi in terra, vuoI essere onorato nel fratello, e in nessun altro luogo; egli fa scendere il suo Regno nella terra maledetta. Apriamo gli occhi, svegliamoci, obbediamogli qui in terra. “Venite, o benedetti del Padre mio, prendete possesso del Regno preparato per voi”; sono parole rivolte al Signore solo a colui il quale potrà dire: “Perchè ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere. Ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me” (Mt. 25,34-40).
Il Regno di Dio deve durare in eterno, perciò Dio creerà un nuovo cielo ed una nuova terra, ma una terra veramente nuova. Si tratterà sempre del Regno di Dio in terra, su questa nuova terra della promessa, sulla vecchia terra della creazione. Ecco la promessa: questo nuovo mondo della risurrezione, che ora indichiamo con il termine “chiesa” e al quale rimanda lo stato, un giorno lo vedremo. Non resteremo nel dissidio, ma Dio sarà tutto in tutti. Cristo porrà il Regno ai suoi piedi, e il Regno sarà compiuto, il Regno in cui non ci saranno più lacrime, né dolore, né grida, non ci sarà più la morte, il Regno della vita, della comunità, della trasfigurazione. E non ci saranno più chiesa e stato; essi renderanno le loro funzioni a Colui dal quale le hanno ricevute, ed Egli sarà il solo Signore, il creatore, il crocifisso, il risorto, e lo Spirito che compenetra la sua comunità santa.”
Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), da “Venga il tuo Regno”, Queriniana, Brescia 1969,49